Università di Pavia

Referente Sede prof. Giovanni  Mimmi giovanni.mimmi@unipv.it

1


Titolo:

Prototipi per misure in campo biomeccanico

Parole chiave

Biomeccanica, riabilitazione, cicloergometro

Partecipanti:

Giovanni Mimmi (St), Paolo Pennacchi (Ru), Lucia Frosoni (AR), Carlo Rottenbacher (D), Andrea Negri (TL)

Obiettivo della ricerca

Il progetto di ricerca è da intendersi come proseguimento di un’attività di ricerca già avviata da alcuni anni. Nei primi anni la ricerca si è rivolta principalmente al settore della medicina sportiva. Negli ultimi due anni invece la ricerca ha riguardato il settore della medicina riabilitativa. A tal fine sono state svolte sia attività sperimentali su un cicloergometro appositamente strumentato per rilevare i dati necessari per lo studio della biomeccanica della pedalata, sia attività di elaborazione dei dati tramite strumenti software appositamente implementati in grado di risolvere la cinematica e la dinamica del modello biomeccanico. Nell’anno in corso, utilizzando i dati sperimentali già acquisiti, è stato messo a punto un database che raccoglie le informazioni relative ai soggetti interessati dai test in funzione delle specifiche di ciascuna prova sperimentale (carichi resistenti, velocità, postura, etc.). L’analisi dei dati ricavati - relativi a soggetti sia sani sia patologici - è focalizzata all’individuazione di parametri che permettano di descrivere la funzionalità motoria degli arti inferiori in individui che stanno affrontando un percorso riabilitativo post-traumatico ovvero post-operatorio. L’analisi sistematica dei dati rilevati su un vasto campione di individui sani permette di ricavare i riferimenti necessari per effettuare le valutazioni funzionali riguardanti i soggetti in corso di riabilitazione. A questo scopo, nell’anno in corso è stata svolta l’acquisizione di una nuova serie di dati rilevati tramite prove sperimentali su soggetti patologici, in periodi successivi del loro iter riabilitativo. L’utilità dei risultati della ricerca è legata alla possibilità di impiegare il prototipo realizzato come indicatore di risultato in ambito clinico e come strumento di monitoraggio del trattamento di recupero da trauma. Per quanto riguarda il primo aspetto, è infatti utile avere un indicatore dei risultati, derivanti da un intervento riabilitativo, per giustificare i costi delle attività svolte in ambito clinico. In tale ottica, possono essere impiegati sia i risultati quantitativi (ad es. i valori delle forze esercitate sui pedali) sia i risultati indicatori della “qualità” del movimento (ad es. i valori degli angoli relativi formati dai pedali rispetto ad un opportuno riferimento). Per quanto riguarda il secondo aspetto, è utile impiegare il sistema per effettuare il monitoraggio durante l’iter riabilitativo in termini di funzionalità e di controllo della “adeguatezza” della riabilitazione (verifica della presenza di “un’attività” dell’arto soggetto a riabilitazione, e della quantità e qualità di tale attività). Partendo dai risultati ottenuti con il lavoro svolto, si prevedono interessanti sviluppi aumentando la significatività del campione esaminato nonché il numero dei parametri monitorati con le modifiche migliorative del prototipo. In primo luogo si potranno definire degli indici che possano quantificare il grado di riabilitazione in base ad una scala di valori opportunamente stabiliti. Inoltre si renderà possibile una estrapolazione dei dati per ricavare una stima della prestazione minima efficace come ricerca del minimo carico e della minima frequenza della pedalata, per ottenere il massimo rendimento dal trattamento riabilitativo nel minimo tempo

Risultati

G. Mimmi, P. Pennacchi e L. Frosini, “System for the biomechanical analysis of pedalling”, in corso di pubblicazione negli atti del 5th Symposium on Computer Methods in Biomechanics & Biomedical Engineering, Roma, 31 Ottobre-3 Novembre 2001.

G. Mimmi, P. Pennacchi, L. Frosini e C. Resta, “Biomechanical analysis of pedalling for rehabilitation purposes: experimental results on non-pathological subjects”, in Proceedings of the 13th Conference of the European Society of Biomechanics (Acta of Bioengineering and Biomechanics, Vol. 4, Supplement 1, 2002), Wroclaw, Polonia, 1-4 Settembre 2002, pp. 233-234 (ISBN 83-7085-639X).

S. Del Corona, “Allestimento e messa a punto di un cicloergometro strumentato per l’analisi biomeccanica della pedalata”, Tesi di Laurea in Ingegneria Informatica, Università di Pavia, Relatore: G. Mimmi, Correlatori: P. Pennacchi, L. Frosini.

C. Resta, “Impiego di un cicloergometro per la valutazione funzionale degli arti inferiori durante il trattamento riabilitativo”, Tesi di Laurea in Ingegneria Informatica, Università di Pavia, Relatore: G. Mimmi, Correlatori: P. Pennacchi, L. Frosini

Finanziamento ottenuto

€ 6.000

Istituzione finanziatrice

Ateneo (FAR)

Anno del finanziamento

2002

Tipo della ricerca

sperimentale

Sede della ricerca

Università di Pavia, Dipartimento di Meccanica Strutturale

2


Titolo:

Controllo di manipolatori flessibili

Parole chiave

Controllo in anello aperto, vibrazioni, manipolatore a due bracci

Partecipanti:

Giovanni Mimmi (St), Paolo Pennacchi (Ru), Lucia Frosoni (AR), Carlo Rottenbacher (D), Andrea Negri (TL)

Obiettivo della ricerca

L’attività di ricerca riguarda il controllo in anello aperto per la minimizzazione delle vibrazioni residue al termine del posizionamento di un manipolatore piano a due bracci flessibili per uso spaziale azionato da motori brushless.

La tecnica di controllo impiegata è quella in anello aperto mediante pre-shaping della legge di moto dei singoli bracci. Per l’impiego di tale tecnica è necessario effettuare una buona caratterizzazione del sistema, giungendo a definire le prime frequenze proprie del sistema da controllare. Per questo motivo una prima parte dell’attività ha riguardato l’analisi statica per la determinazione delle frequenze proprie in funzione della configurazione assunta dal manipolatore.

L’attività sperimentale ha richiesto la realizzazione di un manipolatore a due bracci flessibili e di un sistema di azionamento e acquisizione dati. Il moto delle articolazioni è realizzato attraverso due motori brushless controllati in coppia tramite un servoamplificatore che riceve i comandi da un PC.

Con tale prototipo sono stati simulati sperimentalmente il comportamento e la risposta dinamica del manipolatore alle diverse leggi di moto: accelerazione costante con e senza pre-shaping, profilo di accelerazione a trapezoide modificata con e senza pre-shaping.

Per la misura delle vibrazioni residue all’estremità del manipolatore, sono utilizzati un accelerometro e una coppia di estensimetri. I risultati hanno mostrato come il pre-shaping risulti particolarmente efficace, riducendo l’ampiezza di vibrazione residua al termine del posizionamento.

L’attività è quindi proseguita con lo studio teorico relativo alla robustezza del metodo del pre-shaping e con al realizzazione di uno strumento informatico per la progettazione e simulazione di manipolatori flessibili. Le attività future previste sono:

  • Rilevamento di dati sperimentali sul manipolatore a due bracci già esistente al fine di verificare la validità dello strumento informatico appositamente messo a punto.
  • Progettazione – tramite lo strumento informatico di cui sopra - e realizzazione di un nuovo manipolatore, che deve avere alcune caratteristiche peculiari al fine di rispondere correttamente alle finalità della ricerca in campo aerospaziale. La realizzazione del nuovo manipolatore comporterà l’acquisto di due nuovi motori brushless, dei relativi azionamenti e dei materiali necessari per la costruzione delle lamine e dei giunti che costituiranno i bracci del manipolatore stesso. Tali componenti dovranno poi essere assemblati da un’azienda o da personale qualificato.
  • Esecuzione di nuove prove sperimentali sia sul manipolatore già esistente sia sul nuovo manipolatore al fine di verificare sperimentalmente la teoria elaborata relativamente alla robustezza dei metodi di pre-shaping per la minimizzazione delle vibrazioni con controllo in anello aperto

 

Risultati

G. Mimmi, L. Frosini, P. Pennacchi e C. Rottenbacher, “Open-Loop Control of a Flexible Manipulator with Two Links: Experimental Results”, negli atti di DETC’01 ASME Design Engineering Technical Conferences, Pittsburgh, Pennsylvania, USA, 9-12 Settembre 2001.

Pennacchi P., Mimmi G. “Analysis of the Robustness of Motion Input Pre-Shaping with Regard to Uncertainties in System Eigenfrequencies and Damping”, in corso di pubblicazione negli atti di 3rd World Conference on Structural Control, Como, Italia, 7-12 Aprile 2002.

Pennacchi P., Frontini M., Mimmi G. “Theory of Vibration Control in Linear Systems by Means of Motion Input Pre-Shaping with N-Pulses”, in corso di pubblicazione negli atti di 3rd World Conference on Structural Control, Como, Italia, 7-12 Aprile 2002.

A. Martinelli, C. Rottenbacher, “Verifiche sperimentali di tecniche di minimizzazione, in anello aperto, delle vibrazioni residue di manipolatori flessibili a due elementi articolati”, Tesi di Laurea in Ingegneria Meccanica, Politecnico di Milano, Relatore: G. Mimmi, Correlatori: P. Pennacchi, L. Frosini

Finanziamento ottenuto

€ 64.557 (ASI) + 37.701 (MURST)

Istituzione finanziatrice

ASI e MURST (parte anche per il terzo argomento di ricerca)

Anno del finanziamento

2001 e 2002

Tipo della ricerca

sperimentale

Sede della ricerca

Università di Pavia, Dipartimento di Meccanica Strutturale

3


Titolo:

Diagnostica di meccanismi ad ingranaggi e giunti

Parole chiave

Ingranaggi, giunti, diagnostica

Partecipanti:

Giovanni Mimmi (St), Paolo Pennacchi (Ru), Lucia Frosoni (AR), Carlo Rottenbacher (D), Andrea Negri (TL)

Obiettivo della ricerca

Una nuova tematica di ricerca riguarda la diagnostica di meccanismi del tipo ingranaggi e giunti di trasmissione. A tal fine è stato realizzato un apposito banco prova per lo studio sperimentale attrezzato con strumenti di misura per i rilievi sperimentali.

Riguardo questa attività di ricerca, si prevede di svolgere attività sperimentale sul banco di prova realizzato al fine di misurare le vibrazioni e le irregolarità di funzionamento di vari tipi di organi di trasmissione (ingranaggi, giunti).

Contemporaneamente, lo stesso banco di prova verrà impiegato per uno studio sull’analisi degli effetti prodotti dall’eccentricità di rotore nei motori brushless, al fine di definire appropriati indicatori di guasto. Sono già state svolte alcune verifiche sperimentali su due motori dello stesso tipo, dei quali uno modificato opportunamente con un’eccentricità dinamica del 60%. Le prove sperimentali sono state effettuate per diversi valori di velocità costante e per diverse forme di velocità variabile. I risultati hanno messo in luce alcune armoniche caratteristiche negli spettri della corrente di una fase e negli spettri della vibrazione di statore che sono più evidenti in presenza di eccentricità

Risultati

L. Frosini, G. Mimmi e P. Pennacchi, “Experimental analysis of rotor eccentricity in brushless motors”, accettato per la presentazione al 11th World Congress in Mechanism and Machine Science, 18–21 Agosto 2003, Tianjin, China

Finanziamento ottenuto

€ 6.000 euro (FAR, parte anche per il primo argomento di ricerca) e 37.701 (MURST, parte anche per il secondo argomento di ricerca)

Istituzione finanziatrice

FAR e MURST

Anno del finanziamento

2001 e 2002 per MURST, 2002 per FAR

Tipo della ricerca

sperimentale

Sede della ricerca

Università di Pavia, Dipartimento di Meccanica Strutturale