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1-Noi vogliamo cantare l'amor
del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.
2-Il coraggio, l'audacia, la ribellione,
saranno elementi essenziali della nostra poesia.
3-La letteratura esaltò
fino ad oggi l'immobilità penosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo
esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa,
il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
4-Noi affermiamo che la magnificenza
del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della
velocità
5-Noi vogliamo inneggiare all'uomo
che tiene il volante, la cui asta attraversa la Terra, lanciata a corsa,
essa pure, sul circuito della sua orbita.
6-Bisogna che il poeta si prodichi
con ardore, sfarzo e magnificenza, per aumentare l'entusiastico fervore
degli elementi primordiali.
7-Non vi è più bellezza
se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo
può essere un capolavoro.
8-Noi siamo sul patrimonio estremo
dei secoli! poichè abbiamo già creata l'eterna velocità
onnipresente.
9-Noi vogliamo glorificare la
guerra-sola igene del mondo-il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore
10-Noi vogliamo distruggere i
musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie e combattere contro il
moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria
11-Noi canteremo le locomotive dall'ampio petto, il volo scivolante degli areoplani. E' dall'Italia che lanciamo questo manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il Futurismo
Queste le parole con cui Filippo Tommaso Marinetti fonda il 20 Febbraio 1909 a Parigi il manifesto futurista.