Luigi M. Ricciardi

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DOTTORATO IN SCIENZE COMPUTAZIONALI E INFORMATICHE

Programma didattico-scientifico, percorsi formativi e loro finalizzazione

Il Dottorato di Ricerca in Scienze Computazionali e Informatiche è operante fin dalla prima istituzione dei corsi di Dottorato di Ricerca in Italia. Ad esso hanno sempre guardato con grande interesse e giustificate aspettative giovani laureati in discipline matematiche, informatiche, fisiche e di ingegneria provenienti soprattutto, ma non soltanto, dalle sedi universitarie consorziate di Catania, Napoli Federico II (Scienze e Ingegneria), Napoli II, Salerno e Palermo.
Il Dottorato di Ricerca in Scienze Computazionali e Informatiche è finalizzato alla formazione di ricercatori che abbiano una conoscenza approfondita ed integrata degli strumenti essenziali e delle cognizioni di base in un'ampia gamma di discipline matematiche e informatiche. Essi dovranno altresì possedere capacità di formalizzazione di problemi in diversi contesti applicativi e di costruzione ed analisi degli opportuni modelli matematici. Gli addottorandi dovranno dunque venire in possesso delle diverse metodologie fondamentali della Matematica Applicata e dell'Informatica oltre che di quelle proprie di taluni altri settori specialistici; ne conseguirà un loro progressivo inserimento in ricerche avanzate secondo direzioni curricolari diversificate (informatica, analisi numerica ed ottimizzazione, probabilità, statistica matematica, analisi applicata, fisica matematica, ecc.). Comune a tutti i dottorandi dovranno peraltro essere:
Gli addottorandi dovranno inoltre acquisire, attraverso l'analisi di problemi campione significativi, i metodi e le tecniche necessarie per risolvere nella loro globalità problemi realistici di natura diversificata.

Al fine di far emergere con chiarezza la varietà e la consistenza degli sbocchi occupazionali previsti, va sottolineato che dall'epoca della sua prima istituzione - ossia con il I ciclo del precedente quadriennale Dottorato di Ricerca in Matematica Applicata e Informatica, succesivamente ridenominato Dottorato di Ricerca in Scienze Computazionali e Informatiche, - sono stati assegnati al Dottorato complessivamente oltre 200 posti. Tutti i candidati ammessi, con l'eccezione di qualche unità, rinunziataria prima della conclusione del corso, hanno conseguito la preparazione e le competenze previste. Va sottolineato che tutti i dottori di ricerca hanno ottenuto collocazione nel mondo del lavoro o in istituzioni scientifiche universitarie o in Enti pubblici e privati, normalmente prima della conclusione degli studi di Dottorato.

Come già ampiamente dimostrato dalla trascorsa esperienza dei 23 cicli di Dottorato attivati, i settori produttivi e i servizi nei quali si prevede l'inserimento delle figure formate sono numerosi ed ampiamente diversificati. Invero, i dottori di ricerca formati si caratterizzano come appartenenti ai quadri dirigenziali non soltanto in ambito universitario e di Enti di ricerca pubblici e privati, ma altresì in settori di pubblico intervento a potenzialmente elevata domanda occupazionale quali gestione di risorse ambientali, progettazione ed ottimizzazione di reti di trasporto, sistemi informatici e telematici, ottimizzazione di sistemi a combustione, gestione risorse e controlli ambientali, elaborazione di dati da telerilevamento, applicazioni numeriche alla meteorologia e alla diffusione di inquinanti, progettazione e sviluppo di servizi tecnici informatizzati.

L'interesse di Enti pubblici di ricerca in programmi di siffatta natura si è più volte manifestato da parte sia di organi del Consiglio Nazionale delle Ricerche che del Consiglio stesso, anche attraverso l'erogazione di posti convenzionati. Va altresì segnalato l'interesse dell'Unione Europea che ha concretamente contribuito attraverso l'erogazione di risorse finanziarie e l'assegnazione di borse di studio.

Il Dottorato di Ricerca in Scienze Computazionali e Informatiche è destinato a coloro che, essendo in possesso di laurea (almeno quadriennale dei vecchi ordinamenti), o di laurea specialistica o di titolo equipollente conseguito presso Università straniere, posseggono una sufficiente preparazione di base in discipline matematiche o informatiche. Tale requisito viene valutato dalla Commissione designata per la somministrazione degli esami d'ammissione.

Il Corso di Dottorato dura 3 anni e prevede vari percorsi formativi specificamente attagliati sulle caratteristiche degli addottorandi, saldamente incentrati nelle aree della Matematica Applicata, del Calcolo e dell'Informatica. È previsto un periodo di formazione di base complessiva seguito, ed in parte complementato, da un periodo di progressivo sviluppo che induca nell'addottorando autonome capacità propositive e che si concluda in una valida proposta di lavoro di tesi in una delle aree del programma da parte dell'addottorando stesso. Si ritiene non superfluo sottolineare quest'ultimo aspetto come particolarmente indicativo di uno spirito assolutamente non scolastico di concezione del Dottorato di Ricerca in Scienze Computazionali e Informatiche, la cui funzione è fondamentalmente di addestramento alla ricerca scientifica che l'addottorando dovrà aver dimostrato di essere in grado di condurre autonomamente e validamente al termine del corso.

Durante il primo anno gli allievi seguono corsi e seminari di avviamento alla ricerca e sostengono i relativi esami. I corsi di avviamento alla ricerca vertono su settori di formazione tra cui applicazioni dell'algebra e della geometria (in particolare algebra e geometria computazionale), analisi funzionale, equazioni alle derivate parziali, equazioni differenziali ed integrali, metodi formali dell'informatica, sistemi aperti su rete e basati sulla conoscenza, software matematico, teoria dell'informazione, metodi dell'analisi numerica, metodi e tecniche di elaborazione elettronica, metodi matematici per le applicazioni, metodi numerico-statistici, simulazione, statistica matematica e computazionale, processi stocastici (soprattutto sotto il profilo delle applicazioni alla biologia, fisica, economia, ingegneria). Scopo dei corsi e dei seminari di avviamento alla ricerca è quello di fornire agli addottorandi in modo organico e sistematico gli strumenti fondamentali di ricerca nelle singole discipline al fine di assicurare il completamento della loro preparazione istituzionale. Il Collegio dei Docenti stabilisce per ogni addottorando, sulla base della sua preparazione iniziale, quali corsi egli dovrà seguire e quindi, anche, le caratteristiche particolari dei corsi da offrirsi. Va sottolineato che i corsi hanno di norma caratteristiche atipiche, così come si confà a corsi a livello post-lauream. In particolare, le modalità di effettivo svolgimento - certo imprescindibili dalle caratteristiche degli addottorandi - possono essere di tipo standard, ovvero di tipo "reading courses", "project courses", "seminar courses".

Per poter proseguire gli studi, al termine del primo anno, ovvero in altra data stabilita dal Collegio dei Docenti, gli addottorandi sono tenuti a superare un esame di qualificazione. Questo viene amministrato da una commissione unica, nominata dal Collegio dei Docenti. L'esame di qualificazione è rivolto all'accertamento della preparazione culturale e della formazione scientifica dell'allievo. Nella valutazione si terrà conto dei crediti e dei debiti che l'allievo ha maturato nell'ambito dei corsi frequentati.

Durante il secondo anno il completamento della formazione degli addottorandi - attuato attraverso corsi e seminari sui settori di formazione - è affiancato da un lavoro personale mirante all'elaborazione di un'autonoma proposta di argomento di ricerca che viene discussa e difesa dall'addottorando in presenza del Collegio dei Docenti nonché, eventualmente, di esperti da questo designati. In caso di risultato favorevole, l'attribuzione formale della tesi e del Direttore di Ricerca viene effettuata dal Collegio dei Docenti.

È opportuno sottolineare che il suddetto procedimento per l'assegnazione definitiva dell'argomento di tesi è stato suggerito dall'esigenza di evitare il rischio di una precoce specializzazione conseguente ad un anticipato quanto forzoso inserimento dell'addottorando in una specifica tematica di ricerca prima che egli abbia maturato quelle capacità di sintesi che - superando talune chiusure culturali - gli consentano di effettuare una scelta autonoma e responsabile dell'argomento di ricerca che costituirà l'oggetto della sua tesi. Il numero, la durata ed il programma dei corsi sui settori di formazione vengono deliberati dal Collegio dei Docenti che si preoccupa anche di assicurare il necessario coordinamento dei corsi.

Le attività individuali di studio e di ricerca vengono accompagnate nel terzo anno del corso dalla partecipazione degli addottorandi a cicli di seminari specialistici secondo le indicazioni dei Direttori di Ricerca e del Collegio dei Docenti. Questi cicli rappresentano uno strumento essenziale per l'approfondimento delle conoscenze dell'addottorando e per il suo sempre maggiore inserimento nella ricerca scientifica; quest'ultima - va ribadito - nell'ambito del corso di Dottorato riveste carattere decisamente prevalente rispetto alla fase didattica.

Ampio costante ricorso viene effettuato ad attività didattiche consistenti in insegnamenti atipici finalizzati ed a carattere seminariale anche in virtù della programmata collaborazione di docenti stranieri e di altre istituzioni scientifiche nazionali ed estere. Considerazioni di ordine strettamente scientifico-culturale, dettate dalla natura e dalla durata previste per il corso di Dottorato, rendono peraltro consigliabile, come dinanzi esposto, il far precedere allo svolgimento del lavoro di tesi una prima fase specificamente destinata alla formazione di base degli addottorandi ed alla elaborazione, da parte di essi stessi, di un piano di ricerca scientifica. Parimenti consigliabile è la necessità di consentire, anche durante la suddetta prima fase del corso, i necessari spostamenti degli addottorandi per la partecipazione ad attività quali Scuole estive, workshop, congressi, corsi di lezioni e quant'altro presso sedi universitarie e istituti di ricerca consorziati o meno, o presso altre istituzioni su indicazione del Coordinatore o del Collegio dei Docenti. Per evitare inutili dispendi di risorse, corsi e cicli di seminari potranno essere svolti presso le sedi consorziate alle quali sono assegnati i vari dottorandi. I suddetti corsi e cicli di seminari riguarderanno non soltanto tematiche dei gruppi di ricerca operanti nell'ambito del Dottorato, ma anche eventuali altri temi di ricerca avanzata per i quali si rendano disponibili specifiche competenze anche fra i professori visitatori presenti nelle varie sedi.

Va infine sottolineato che gli addottorandi sono fortemente incoraggiati a trascorrere un periodo del triennio in qualificate istituzioni scientifiche italiane o estere.

L'organizzazione e lo svolgimento del corso di Dottorato vengono fissati dal Coordinatore e dal Collegio dei Docenti con duttilità e possibilità di cambiamenti dettati dall'esperienza.