Elenco Domande
Il seguente servizio è destinato agli studenti impegnati nella preparazione
all'esame di Macchine. Tramite questo servizio è possibile chiedere al Prof. Raffaele Tuccillo
chiarimenti relativi agli argomenti dei corsi di Macchine tenuti in Facoltà. Cliccando qui si potrà
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il programma del corso di Macchine a.a. 1999-2000 del prof. Raffaele Tuccillo
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- Messaggio num. 15, inviato da: Giovanni Carotenuto il 8 Aprile 2001 alle ore 13:50
Indirizzo: vanni976@libero.it
Intestazione: Chiarimento sul programma
Gentile Prof.,sono un suo allievo e mi approssimo allo studio dei compressori.Mi chiedevo a tale proposito se sia sufficiente fare ricorso al solo testo DELLA VOLPE o ci siano nozioni aggiuntive non trattate nel suddetto. La ringrazio anticipatamente per la risposta.
- Messaggio num. 14, inviato da: Simone Caini il 18 Marzo 2001 alle ore 02:04
Intestazione: Trasduttori
Vorrei porgerle questa domanda anche se molto probabilmente non è attinente alla sua materia. Sarò breve, per la mia tesi devo trovare un termostato adatto a misurare la temperatura all'interno di una caldaia di una centrale termoelettrica con le relative caratteristiche. Dove posso trovarlo? La ringrazio infinitamente
- Messaggio num. 13, inviato da: Manuel Vipera il 12 Marzo 2001 alle ore 15:46
Indirizzo: suzuki125@libero.it
Intestazione: pompe idrauliche
Gentile professore,
sono uno studente che vorrebbe avere delle informazioni riguardanti le pompe idrauliche in quanto devo scrivere una tesina per l'esame del 5° anno di scuola media superiore.
- Messaggio num. 12, inviato da: Manuel Vipera il 12 Marzo 2001 alle ore 15:42
Indirizzo: via dell'artigianato 22
Intestazione: pompe idrauliche
Gentile professore,
sono uno studente che vorrebbe avere delle informazioni riguardanti le pompe idrauliche in quanto devo scrivere una tesina per l'esame del 5° anno di scuola media superiore.
- Messaggio num. 11, inviato da: DANILO DE SANTIS il 6 Marzo 2001 alle ore 06:47
Intestazione: CALDAIE A VAPORE
vORREI AVERE DELLE INFORMAZIONI SULLE CALDAIE A VAPORE IN QUANTO DEVO SOSTENERE L'ESAME DI MATURITA' DI MECCANICA IST.ISTR.SUPERIORE "G.L.LAGRANGE"
- Messaggio num. 10, inviato da: Gianni Luzzi il 23 Gennaio 2001 alle ore 15:30
Indirizzo: gluzzi@freemail.it
Intestazione: cogenerazione
Gentile prefessore,
vorrei approfondire l'argomento sulla cogenerazione,in
particolare con celle a combustibile,microturbine a gas
e motori a combustione interna.Quali testi mi consiglia di studiare?
Distinti saluti.
- Messaggio num. 9, inviato da: Paola Panza il 21 Gennaio 2001 alle ore 06:11
Indirizzo: ppanza@libero.it
Intestazione: Effetto ventilante
Gentile prof.Tuccillo,
sono una studentessa della Seconda Università degli Studi di Napoli,iscritta al corso di laurea di ingegneria aerospaziale ed al momento sto lavorando alla mia tesi. Le sarei immensamente grata se lei potesse darmi informazioni circa"l'effetto ventilante"o se potesse fornirmi indicazioni sui testi a cui posso riferirmi per saperne di più.
La ringrazio sin d'ora della disponibilita.
Distinti saluti
Paola Panza
- Risposta al messaggio num. 9, inviata da: Prof. Raffaele Tuccillo il 6 Marzo 2001 alle ore 12:24
Intestazione: Ecco la risposta
Questa volta il testo della lettera era leggibile ma sono io che ho avuto il tempo di leggerla ( e di rispondere!) solo adesso. Me ne scuso.
A dire il vero, pur occupandomi di turbomachine, non mi è molto chiaro il termine "sistema aria" e quello "definizione dei condotti": si parla dei condotti palettati di compressore e turbine, dell'ugello, della presa dinamica?
Ad ogni modo, cerco di rispondere sinteticamnete ai due problemi specifici:
- L'effetto ventilante è associato al movimento del disco rotorico della turbina e delle pale in un ambiente aeriforme.
In altri termini, una parte della potenza che il gas trasferisce alle pale della turbina non è trasmesso all'albero ma è assorbito dalla perdita per effetto ventilante, che ha le tipiche caratteristiche di una perdita per attrito aerodinamico: un coeffciente per la velocita di rotazione (o periferica al quadrato) per quanto riguarda la forza o la coppia di attritro o al cubo per ottenere la potenza dissipata.
- Le tenute a labirinto tendono invece a limitare un altro tipo di perdita: si tratta delle perdite per fughe di gas attraverso i giochi tra pala rotorica e cassa ( o tra pala statorica e diaframma). Tale perdita si traduce in una diminuzione della portata di gas che effettivamente trasferisce energia meccanica alla turbina. Il "labirinto" consiste in una serie di condotti ... tortuosi lungo il percorso delle fughe e quindi, introducendo forti pedite di carico, riduce la portata di fuga.
Oltre alla povera spiegazione che ti ho fornito, puoi trovare maggiori dettagli nei seguenti testi:
- Pfleiderer e Petermann "Turbomacchine" (tradotto in italiano dal mio collega prof. Cacace) ed. Tecniche Nuove
- Cohen, Rogers and Saravahnamutto "Gas Turbine Theory",ed. Longman
- Dixon "Fluid Mechanics and Thermodynamics of Turbomachinery", ed. Pergamon Press
Se hai ulteriori problemi puoi naturalmente scrivermi di nuovo.
Ti invio cordiali saluti e ti prego di salutarmi il prof. Torella, che ho avuto il piacere di conoscere ma non incontro da molto tempo.
Raffaele Tuccillo
- Messaggio num. 8, inviato da: ameruoso domenico il 9 Gennaio 2001 alle ore 02:51
Indirizzo: viale italia 23/a
Intestazione: pompe rotoalternative a pistoni assiali
Gentile Prof. Tuccillo,vorrei che lei mi aiutasse a sciogliere un dubbio riguardo la legge di variazione della cilindrata di una pompa rotoalternativa a pistoni assiali ( con piastra inclinata ) in funzione delle varie grandezze inerenti. Non riesco a capire la sua variabilità con l' angolo alfa ,inclinazione della piastra con l' asse rotorico!
- Messaggio num. 7, inviato da: Enzo Marino il 9 Novembre 2000 alle ore 15:00
Indirizzo: enzo.blue@tin.it
Intestazione: un consiglio
Gentile professor Tucillo,
approfitto della sua mirevole disponibilità per esporle un problema che mi confonde da up po'. Esula dalla didattica,non pretendo pertanto che mi risponda. Un consiglio, però, lo accetterei molto volentieri.
Sono molisano e sono iscritto al terz'anno di ingegneria civile presso l'università di Firenze.
Ho in mente di fare il passaggio a Meccanica con indirizzo energetico (non perderei nessun esame). Questo perchè vedo la figura dell'ingegnere civile soggetta ad un rischio: quello di dedicarsi, dopo la laurea, a cose poco gratificanti che, seppur molto ben remunerate, si allontanano di molto da ciò che per anni si è studiato. In altre parole temo di diventare un "supergeometra" che si dedichi un po' a tutto.(E' ovvio che non in tutti i casi accade questo, per fortuna). E' una visione pessimistica ma in genere, soprattutto dalle mie parti (Molise), le cose stanno così.
Credo che per l'ing. meccanico (come per l'informatico, l'elettronico ecc. ) le cose siano diverse. Non solo perchè la ricerca in tali rami è sicuramente in maggior fermento rispetto a quella, ormai sopita, del settore civile; ma anche perchè gli sbocchi di lavoro sono o nell'università, o presso enti privati di ricerca e produzione, o nelle industrie. Tutti luoghi in cui, visto il continuo sviluppo tecnologico, sicuramente mantengono vivi gli studi affrontati negli anni. Il che è, dal mio punto di vista, molto più interessante.
Alcuni professori della mia facoltà condividono queste idee.
Sarei veramente onorato di avere un consiglio da parte sua, mi sarebbe d'aiuto sapere come stanno le cose in un altro ateneo.
La ringrazio molto, anche solo per il tempo prezioso che le ho sottratto facendole leggere questa lettera.
Enzo Marino.
- Messaggio num. 6, inviato da: bruno il 11 Ottobre 2000 alle ore 05:52
Indirizzo: brunusque@hotmail.com
Intestazione: riduzione programma
avendo semestralizzato l'esame volevo chiederle se sarà prevista una riduzione del programma rispetto a quello del corso annuale.
- Messaggio num. 5, inviato da: Stefano Bolognini il 6 Ottobre 2000 alle ore 12:40
Indirizzo: sbolognini@tin.it
Intestazione: Collettori a Spillamento
Non sono uno studente, ma Le sarei grato se potesse darmi una breve descrizione del funzionamento dei collettori a spillamento per caldaie, in particolare vorei sapere come avviene il trasferimento di calore tra il circuito primario e quelli secondari.
Grazie.
Stefano Bolognini
- Messaggio num. 4, inviato da: giovanni perrone il 6 Settembre 2000 alle ore 19:07
Indirizzo: s693127@students.uni-bocconi.it
Intestazione: rendimento termico di una centrale termoelettrica
Gentile professore,
sono uno studente di economia e per la mia tesi sul settore elettrico, avrei bisogno di alcuni dati riguardanti gli impianti termoelettrici: dovrei stilare una tabella a doppia entrata che, in base al combustibile e alla turbina utilizzata nella centrale, riporti il valore del rendimento termico medio.
Pur sapendo che ci sono mille altri fattori che influenzano tale grandezza, avrei bisogno di qualcosa di davvero indicativo (...per una tesi di economia basta e avanza).
La ringrazio infinitamente.
Giovanni Perrone
Università Bocconi
Milano
- Risposta al messaggio num. 4, inviata da: Prof. Raffaele Tuccillo il 11 Settembre 2000 alle ore 08:04
Intestazione: Rendimenti centrali termoelettriche
Caro Giovanni,
invio una risposta estremamente sintetica, considerando la necessità di disporre di dato medi.
Le centrali termoelettriche possono essere di diverse tipologie, ciascuna caratterizzata da un valore medio del rendimento termico globale. Il valore medio è pressochè indipendente dal tipo di combustibile, dal quale dipende invece il consumo specifico (riferito al kWh prodotto) e il costo unitario relativo all'impiego del combustibile stesso.
Cerco di riassumere tali informazioni:
Centrali con turbina a vapore (sono le più diffuse):
- Rendimento medio : 40%
- Consumo medio di olio combustibile: 0.215 - 0.225 g/kWh
- Consumo medio di gas naturale: 0.25 - 0.272 mc/kWh
Centrali con turbina a gas:
- Rendimento medio : 34%
- Consumo medio di olio combustibile: 0.25 - 0.265 g/kWh
- Consumo medio di gas naturale: 0.295 - 0.320 mc/kWh
Centrali a ciclo combinato gas-vapore(sono le più efficienti ma ce ne sono poco, per ora):
- Rendimento medio : 55%
- Consumo medio di olio combustibile: 0.155 - 0.165 g/kWh
- Consumo medio di gas naturale: 0.18 - 0.200 mc/kWhLa fascia di valori che ho indicato si riferisce ai poteri calorifici medi:
- Olio combustibile : 40000-42000 kJ/kg
- Gas naturale: 33000-36000 kJ/mc
Sperando che queste informazioni possano esserti utili per lo sviluppo della tesi invio i più cordiali saluti,
Raffaele Tuccillo
- Messaggio num. 3, inviato da: Foglia Monica il 10 Giugno 2000 alle ore 23:47
Indirizzo: leaf_4e@hotmail.com
Intestazione: macchina a vapore
Buona sera,
non sono una sua studentessa, ma navigando ho trovato il suo sito. Sono al primo anno di università e devo affrontare l'esame di fisica. L'esame consiste nella presentazione di una tesina su un argomento svolto durante il programma del corso. Avevo pensato alla macchina a vapore, ma quello che ho trovato sono state solo nozioni storiche. Come posso fare per dare alla mia tesina un impianto più FISICO?
La ringrazio in anticipo se vorrà darmi risposta.
Monica
- Messaggio num. 2, inviato da: Stefano Polato il 21 Maggio 2000 alle ore 14:48
Intestazione: Rendimenti
Buon giorno,
mi permetto di scriverle pur non essendo un allievo del suo corso. Sto progettando (a livello didattico) un impianto a turbina a vapore,un ciclo Rankine surriscaldato con doppio spillamento rigenerativo(uno a
miscelazione e uno a contatto).Tenendo conto che la potenza prodotta è da progetto di circa 50 MW,e che uso un lago a 15 gradi per il raffreddamento del vapore all'uscita della turbina,non ho la più pallida idea di che rendimenti possano avere pompe ,turbine,poteri caloriferi dei combustibili
per caldaie e i salti massimi di pressione forniti dalle pompe di ultima concezione.So che sono molte le mie richieste ma le sarei molto grato se potesse rispondere anche solo in parte.
Grazie per la sua collaborazione.
In fede
Stefano
- Risposta al messaggio num. 2, inviata da: Prof. Raffaele Tuccillo il 21 Maggio 2000 alle ore 14:54
Intestazione: Turbina a Vapore da 50 MW
Caro Stefano,
cerco di rispondere, per quanto possibile, alle domande che ho ricevuto.
1) Premetto che notizie più precise potrei fornirle conoscendo le
caratteristiche previste per il ciclo. Leggo che si tratterebbe di un ciclo
a vapore a doppio surriscaldamento,
che in veri impianti industriale prevede una Tmax di circa 500-550 ° C e una
pressione
del primo surriscaldamento dell'ordine di 120-180 bar. Mi sembra strano,
però che per una turbina da 50 MW si adotti il doppio surriscaldamento. In
genere ne è sufficiente uno, alla pressione di 30 - 60 bar.
2) Le pompe in commercio raggiungono sicuramente i livelli di pressione che
ho prima indicato (si tratta, in genere, di pompe centrifughe multistadio).
Rivolgendosi al Nuovo Pignone di Firenze, per esempio, è sicuramente
possibile ottenere cataloghi di pompe che rispondano a queste esigenze. Va
considerato che per una turbina a vapore da 50 MW occorrono non meno di
150.000 t/h di vapore prodotto al Generatore di vapore e quindi circa 150
mc/h di acqua di alimento della caldaia. I rendimenti di pompe di questa
taglia si aggirano sul 85%.
3) Anche per la turbina, per avere dati più realistici, mi rivolgerei a una
casa costruttrice
(per esempio lo stesso Nuovo Pignone o la MAN GHH tedesca) che certamente
produce turbine della taglia indicata. Il rendimento interno di queste
turbine (inteso come rendimento della sola trasformazione di espansione) si
aggira sul 85-90%.
4) Considerando un usuale combustibile liquido (olio distillato, cherosene,
etc.) il potere calorifico di riferimento è di 10000 kcal/kg (circa 42000
kJ/kg). Un combustibile gassoso, del tipo gas naturale, è sui 44000 - 47000
kJ/kg.
Come ho detto prima, notizie più dettagliate posso tentare di fornirle in
base a dati più precisi sull'impianto e sul ciclo.
Cordialmente,
Raffaele Tuccillo
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