Alcune monete borboniche
Tra le monete coniate da Carlo vanno ricordati i multipli del ducato d’oro; il 6 ducati (5), in particolare, fu chiamato anche oncia napoletana, per distinguerlo dalle once di Sicilia. Carlo coniò anche piastre d'argento da 120 grani e mezze piastre da 60 grani con il motto “De Socio Princeps” (“Da Alleato a Sovrano”) (2). Nel 1747 fu in particolare coniata un’emissione commemorativa della nascita del principe Filippo, con due artistiche monete (4) con il motto “Firmata Securitas”.
Monete di Ferdinando IV (I delle due Sicilie)
Nella prima fase del suo regno (1759-1799), Ferdinando diede luogo alla coniazione di numerose monete in argento, in particolare una mezza piastra del 1760 (7), detta anche “pupillare”, cui seguirono due piastre giovanili (1766 e 1767) (8-9), e quindi nel 1772 una piastra commemorativa della nascita della primogenita Maria Teresa (10-11), sullo sfondo della quale appare il Sebeto. Altre due piastre commemorative furono coniate nel 1791 (15-16). Nella seconda fase del suo Regno (luglio 1799-1806), Ferdinando continuò la coniazione in argento delle piastre e delle mezze piastre (17-18). Infine, nella terza ed ultima parte del regno, dopo la caduta di Murat (19-20), egli fece coniare una bella piastra (21), e, con l’unificazione dei Regni di Napoli e Sicilia nell'unico Regno delle due Sicilie, una moneta in oro da 30 ducati e una piastra d'argento (22-23).
Francesco I fece coniare ducati in oro, nei valori di 30, 15, 6 e 3 (24-25). In argento furono inoltre coniate la piastra, la mezza piastra (26), il tarì e il carlino.
Durante il lungo regno di Ferdinando II furono coniate ben 56 monete d’oro (28) e 125 d’argento (27), oltre a numerose medaglie (29).
Nel suo brevissimo regno, Francesco II fece coniare solo 2 monete in argento (30) e 3 in rame.