Il giallo storico è una particolare variante del poliziesco, generalmente di tipo classico-deduttivo che si afferma a partire dagli anni settanta del XX secolo ed è caratterizzato da un’ambientazione temporale storica anziché contemporanea. Per questo può abbracciare un arco temporale estremamente vasto: può essere ambientato nell’antico Egitto o nella Grecia antica, nella Roma imperiale, nel Medioevo, nel Rinascimento eccetera... Il detective protagonista della finzione letteraria può essere uno scienziato o un letterato realmente vissuto, come Aristotele, Archimede, Galeno, Dante Alighieri, oppure un personaggio inventato di sana pianta.
Uno degli esempi più famosi di giallo storico è Il Nome della Rosa (1980) di Umberto Eco, che è ambientato nel Medioevo. Il protagonista è un monaco francescano inglese, frate Guglielmo da Baskerville che ispira il suo metodo di indagine al pensiero del filosofo inglese Ruggero Bacone[1]. Egli crede fortemente nella ragione ed è convinto che ci sia una regola in base alla quale è possibile risalire dagli effetti alle cause e quindi spiegare il mondo (e i delitti) tramite dimostrazioni logiche.
Il filosofo inglese Ruggero Bacone, a cui è ispirato il personaggio di Frate Guglielmo
Il romanzo è ambientato sul finire dell’anno 1327 in una imprecisata località dell’Italia settentrionale. Guglielmo e il suo allievo Adso da Melk si recano in un monastero benedettino sui monti dell’Italia settentrionale per partecipare ad un delicato incontro diplomatico tra i sostenitori dell’Imperatore e quelli del Papa. Una volta al monastero, Guglielmo, che in passato è stato un inquisitore[2], riceve dall’abate l’incarico di investigare con discrezione sulla morte inspiegabile di uno dei monaci[3]. Guglielmo risolverà il mistero quasi subito, ma ben presto ci saranno altri omicidi e i due investigatori si troveranno a dare la caccia ad un misterioso assassino che si nasconde tra le mura del monastero.
Sebbene quella dell’indagine poliziesca sia una delle possibili chiavi di lettura del romanzo, il metodo di indagine è quello del giallo deduttivo classico. Il nome stesso del detective è una citazione del titolo di uno dei più celebri romanzi di Conan Doyle Il Mastino dei Baskerville (1902) mentre il nome dell’allievo, Adso, richiama per assonanza il nome dell’assistente di Sherlock Holmes, Watson.
Dal romanzo è stato tratto nel 1986 il film omonimo per la regia di Jean Jacques Annaud con gli attori Sean Connery e Christian Slater che intepretano rispettivamente Guglielmo e Adso.